with Enzo Gragnaniello
vari concerti dal 2005;
cDs:
2005 QUANTO MI COSTA RAI TRADE
2007 L’ERBA CATTIVA
2011 RADICI
2013 L’ERBA CATTIVA LIVE
2015 MISTERIOSAMENTE
Enzo Gragnaniello & Erasmo Petringa
Concerto eccezionale: l’anima di Napoli
Enzo Gragnaniello e Erasmo Petringa insieme per tradurre le emozioni in musica.
Dal 2000 è nato un meraviglioso sodalizio artistico fra Enzo Gragnaniello e Erasmo Petringa. Insieme in un concerto ricco di contaminazioni tra le radici della cultura del Sud Italia e le culture di tutto il mondo. Ritmi, emozioni, canti di dolore e di rabbia per moltiplicare il potere di suggestione della propria musica fino a renderlo universale. La voce di Enzo Gragnaniello, unita alla carnalità del violoncello di Erasmo Petringa, diventa preghiera e rievoca mondi lontani.
Enzo Gragnaniello è nato a Napoli, nel 1954, ed è cresciuto nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Trent’anni di attività, tredici CD pubblicati, concerti con Roberto Murolo, Dulce Pontes, Cecilia Gasdìa. Ha scritto per Mia Martini, Celentano e Andrea Boccelli; i suoi concerti vanno in Mondovisione attraverso RAIUNO; nel ’99 è al Festival di Sanremo con la Vanoni; tre volte Targa Tenco come migliore disco in dialetto; il mitico teatro San Carlo di Napoli gli apre le porte, ospitandolo per una serie di concerti di straordinario successo; Michel Pergolani e Renato Marengo gli dedicano un libro pubblicato da RAI-ERI; uno special di un’ora gli viene dedicato da RAI DUE e mandato in prima serata. Grazie a lui si sono in qualche modo innestati nel tessuto culturale di Napoli, e non solo, una serie di segnali controcorrente e fortemente alternativi, tesi a facilitare una sorta di riscatto generazionale.
Scriveva Franco Lucà nel 2003, presentando l’ultimo concerto di Gragnaniello e Petringa al FolkClub:…perché basta chiudere gli occhi e lasciarsi portare da una voce senza tempo, inarticolata, a volte un lamento, uno spasmo viscerale per sprofondare nella Napoli più verace e chiattona, intrigante e inquietante, ombelico di culture e centro di gravità ancestrali. La voce di Enzo unita al grande violoncello di Erasmo è il passepartout per entrare da protagonista nei vicoli che trasudano mariuoli e colori, grida e ingegno, arte e miseria. Crogiolo di sentimenti e passioni incontrollabili, dove l’uomo si esalta per negarsi allo stesso tempo, dove la donna è madre per eccellenza e belva per disperazione, dove ogni bambino fa medesimo uso di spavalderia e generosità. Le viscere e l’oro di Napoli.